Impianto solare termico, quale scegliere tra quello a circolazione naturale e quello a circolazione forzata.
Un impianto solare termico può avere due tipi di circolazione, forzata o naturale, ognuna con vantaggi e caratteristiche differenti. Scopriamo insieme cosa sapere.
Cosa si intende per impianto a circolazione naturale o forzata
Un impianto solare termico a circolazione naturale si trova in un punto più alto del collettore, prevedendo l’accumulo integrato e la circolazione dell’acqua sanitaria all’interno del collettore. Generalmente questi impianti sono più indicati nelle regioni meridionali, dove non esistono significativi fenomeni di gelo.
Nel caso dell’impianto solate termico a circolazione forzata, è prevista la presenza di un collettore solare a sé stante, collegato attraverso un circuito a un serbatoio localizzato nell’edificio. La pompa di circolazione del circuito solare viene attivata da un regolatore differenziale di temperatura quando la temperatura all’interno del collettore è superiore a quella di riferimento impostata nel serbatoio di accumulo. In questo caso il calore viene trasportato al serbatoio di accumulo ed è utile quando non è possibile collocare il serbatoio di accumulo in una posizione sopraelevata rispetto al collettore.
Quale scegliere
Dopo aver mostrato le caratteristiche di questi due impianti, è il momento di capire quale sia meglio scegliere tra l’impianto solare termico a circolazione naturale equello a circolazione forzata.
Prima di tutto, il primo prevede costi nettamente inferiori rispetto al secondo e ha bisogno di poca manutenzione. L’impianto solare termico a circolazione forzata, quindi, è sicuramente più costoso, ma a livello di produttività quale si rivela essere il più vantaggioso? L’impianto solare termico a circolazione naturale permette, inoltre, di avere più acqua calda rispetto a uno a circolazione forzata. Inoltre, un impianto a circolazione naturale è più adatto per i grandi impianti.